Si tratta ancora di una idea ma dopo il caso Almasri, Forza Italia pensa a ripristinare l’immunità parlamentare pre 1993.
Il caso Almasri, il generale libico arrestato e poi lasciato andare dall’Italia, continua a far parlare. Al netto dei chiarimenti del ministro Piantedosi che ha fatto luce sulla posizione del Governo italiano, le polemiche non si placano. In questo senso, da Foza Italia, si sarebbe sviluppata un’idea a proposito del ripristino dell’immunità parlamentare.
Immunità parlamentare, l’idea di Forza Italia
Inizialmente nata, probabilmente, come una provocazione, l’idea di Forza Italia riguardo l’immunità parlamentare sembra trovare spazio di “manovra”.
Come riportato da Fanpage e altri media, tutto era iniziato da alcune parole del porvatove azzurro, Raffaele Nevi: “Con il ripristino della vecchia immunità parlamentare, prevista nella Costituzione dal 1948, e poi modificata nel 1993, il caso odierno della premier, dei ministri indagati e subito sottoposti al vaglio del Tribunale dei ministri per un esposto sulla vicenda Almasri, non sarebbe successo“.
La proposta e il consenso
Un parere che sembra aver trovato consensi col passare delle ore tanto che Tommaso Calderone, capogruppo di Forza Italia in commissione Giustizia alla Camera, ha annunciato la preparazione di un disegno di legge di rango costituzionale con l’obiettivo di aprire un confronto con tutte le forze politiche sull’argomento.
In questo senso, dopo le modifiche del 1993, con l’abolizione dello scudo, oggi l’autorizzazione parlamentare è diventata necessaria solo per arresti in fase di indagine e per l’uso di intercettazioni, mentre non viene più richiesta per quanto concerne l’apertura di procedimenti penali.
La proposta di Forza Italia troverebbe il consenso della Lega di Matteo Salvini e anche del Maurizio Gasparri, capogruppo azzurro al Senato, che, però, avrebbe precisato – come sottolineato sempre da Fanpage – come l’attuazione non sembra essere di facile applicazione nel breve periodo.